10 maggio 1884: don Bosco scrive la lettera da Roma

Il 10 maggio ricorre l’anniversario della lettera da Roma, uno dei più rilevanti documenti pedagogici di don Bosco, e al tempo stesso la cifra della sua prassi educativa e dell’affetto verso i suoi giovani, che desidera felici nel tempo e nell’eternità.

In Vicino o Lontano, la traccia n.2 di #ognicoloremiparladiTe, abbiamo provato a dire tutto questo, a raccontare l’oratorio di Valdocco, l’accoglienza, l’allegria, la presenza di Maria, l’amorevolezza di don bosco, il clima di famiglia e la fiducia che in ogni ragazzo c’è un punto accessibile al bene.

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Vicino o lontano
(T: Sergio Petrarca – Laura Sempi; M: Sergio Petrarca)

Vicino o lontano penso sempre a voi
desidero solo che siate felici
nei nostri cortili o dove porterà
la vita di ognuno
e per sempre nell’eternità

Vorrei che tornassero i giorni
di allegria e semplicità
cuori aperti nella fiducia,
nella familiarità
di chi sa di essere amato
da chi spera e crede in lui
lascia leggere nel proprio cuore
attese di felicità

Vicino o lontano penso sempre a voi
desidero solo che siate felici
nei nostri cortili o dove porterà
la vita di ognuno
e per sempre nell’eternità

Troverai sempre un tozzo di pane
e un amico che ti accoglierà
apprendisti di mille mestieri da tutta la città
e cammina nei nostri cortili
una Madre che ci aiuterà
Lei che, guida, maestra e compagna sempre ci proteggerà

Vicino o lontano penso sempre a voi
desidero solo che siate felici
nei nostri cortili o dove porterà
la vita di ognuno
e per sempre nell’eternità

Dio ci chiama a dare sapore
tra le strade della città
e tu sai che il piatto migliore
in un pranzo o una cena sarà
sempre quello di una buona cera
perché non può mancare il sorriso
in un’anima che spera
sulla strada per il paradiso

Vicino o lontano penso sempre a voi
desidero solo che siate felici
nei nostri cortili o dove porterà
la vita di ognuno
e per sempre nell’eternità

 

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